Non è una novità che gli allevanti intensivi provochino danni e manchino di rispetto alle persone, agli animali, alla natura ed all’ambiente, ma ogni volta che leggiamo o vediamo un documentario che approfondisce la conoscenza di queste realtà, lo stupore aumenta e ci sembra impossibile credere che realtà simili possano continuare ad esistere.
Probabilmente l’unico metodo che abbiamo a disposizione per limitare e contrastare la loro esistenza è l’impegno, da parte di ognuno di noi a non acquistare tali prodotti, a farne diminuire la domanda e, nello stesso tempo, pretendere la carta di identità di ogni prodotto che acquistiamo per avere quantomeno la conoscenza della sua origine e della modalità in cui viene allevato e/o coltivato.
Condividiamo questo articolo pubblicato recentemente sul Corriere della Sera in cui un video inchiesta di Essere Animali mostra le condizioni in cui vengono allevati orate e branzini negli allevamenti intensivi della Grecia da cui deriva almeno la metà del pesce che poi finisce sulle nostre tavole.